www.visitapavia.it | Pavia e Pavese

Fu Giovan Galeazzo Visconti che fece costruire nel 1360 il Castello di Pavia, con il Parco e la Certosa, quale sede per la sua abitazione, con giardino personale e cappella devozionale. Era dunque più una residenza signorile per i divertimenti e lo svago, che un vero e proprio castello (pur avendone le caratteristiche, quali i torrioni angolari, il fossato e i ponti levatoi). Il Castello, in laterizio rosso con colonne in marmo, si sviluppa attorno ad un cortile centrale a pianta quadrata. L’interno era completamente affrescato, ma gli autori sono sconosciuti, anche se si fa il nome del Pisanello in relazione a un salone dell’ala nord restaurato da Bonifacio Bembo nel 1456. Purtroppo nulla è rimasto né di questi affreschi né dell’antico arredo, a causa della rovina alla quale il castello andò incontro nel corso del tempo: infatti, per quasi quattrocento anni, dal 1535 al 1920, l’edificio è stato residenza militare.
Sottoposto a un completo restauro dopo il 1930, dal 1951 il Castello diviene sede dei Musei Civici. Al piano terreno accoglie: il Museo Archeologico; le sezioni medievale, tardo-gotica e rinascimentale; la Pinacoteca Malaspina; la Pinacoteca del Seicento e del Settecento, fra le cui opere sono da segnalare quelle di Magnasco, Malinconico e Tiepolo; la Quadreria dell’Ottocento e del Novecento, con le opere del Piccio, di Hayez, Faruffini, Zandomeneghi, Segantini, Pellizza da Volpedo. Al secondo piano troviamo invece: la gipsoteca, con sculture moderne in gesso, bronzo e marmo; il Museo del Risorgimento, con stampe, uniformi, medaglie, armi, ricordi della famiglia Cairoli e di Giuseppe Garibaldi; il Museo di Luigi Robecchi Bricchetti, con stoffe, armi, pelli di animali e monili provenienti dall’Africa.